Quando è stata assemblata la Bibbia?

Determinare quando la Bibbia è stata scritta pone delle difficoltà perché non si tratta di un unico libro, ma di una raccolta di 66 libri scritti da più di 40 autori nel corso di oltre 2.000 anni.

Ci sono quindi due modi per rispondere alla domanda: "Quando è stata scritta la Bibbia?" Il primo è quello di identificare le date originali di ciascuno dei 66 libri della Bibbia. Il secondo, che qui si concentra, è quello di descrivere come e quando tutti i 66 libri sono stati raccolti in un unico volume.

La risposta breve

Possiamo affermare con certezza che la prima edizione diffusa della Bibbia fu assemblata da San Girolamo intorno al 400. Questo manoscritto comprendeva tutti i 39 libri dell'Antico Testamento e i 27 libri del Nuovo Testamento nella stessa lingua: il latino. Questa edizione della Bibbia è comunemente chiamata "Vulgata".

Girolamo non è stato il primo a selezionare tutti i 66 libri che oggi conosciamo come Bibbia, ma è stato il primo a tradurre e raccogliere tutto in un unico volume.

All'inizio

Il primo passo nell'assemblaggio della Bibbia è rappresentato dai 39 libri dell'Antico Testamento, chiamati anche Bibbia ebraica. A partire da Mosè, che scrisse i primi cinque libri della Bibbia, questi libri sono stati scritti nel corso dei secoli da profeti e leader. All'epoca di Gesù e dei suoi discepoli, la Bibbia ebraica era già stata definita in 39 libri. Questo era ciò che Gesù intendeva quando si riferiva aalle "Scritture".

Dopo la fondazione della Chiesa primitiva, persone come Matteo iniziarono a scrivere resoconti storici della vita e del ministero di Gesù, che divennero noti come Vangeli. I leader della Chiesa, come Paolo e Pietro, volevano dare indicazioni alle chiese che avevano fondato, così scrissero delle lettere che vennero fatte circolare nelle congregazioni di diverse regioni. Queste lettere sono chiamate Epistole.

Un secolo dopo la nascita della Chiesa, centinaia di lettere e libri spiegavano chi fosse Gesù, cosa avesse fatto e come vivere come suoi seguaci. Divenne chiaro che alcuni di questi scritti non erano autentici. I membri della Chiesa cominciarono a chiedersi quali libri dovessero essere seguiti e quali ignorati.

Conclusione del processo

Alla fine, i leader delle Chiese cristiane di tutto il mondo si riunirono per rispondere a questioni importanti, tra cui quali libri dovessero essere considerati "Scritture", tra cui il Concilio di Nicea nel 325 d.C. e il Primo Concilio di Costantinopoli nel 381 d.C., che decise che un libro doveva essere incluso nella Bibbia se lo era:

• Scritto da uno dei discepoli di Gesù, da qualcuno che è stato testimone del ministero di Gesù, come Pietro, o da qualcuno che ha intervistato dei testimoni, come Luca.
• Scritti nel I secolo d.C., il che significa che non sono stati inclusi i libri scritti molto tempo dopo gli eventi della vita di Gesù e i primi decenni della Chiesa.
• Coerente con altre parti della Bibbia di cui si conosce la validità, il che significa che il libro non può contraddire un elemento affidabile delle Scritture.

Dopo alcuni decenni di dibattiti, questi concili stabilirono in gran parte quali libri dovessero essere inclusi nella Bibbia e, pochi anni dopo, tutti furono pubblicati da Girolamo in un unico volume.

Alla fine del primo secolo d.C., la maggior parte della Chiesa era d'accordo su quali libri dovessero essere considerati Scritture. I primi membri della Chiesa presero spunto dagli scritti di Pietro, Paolo, Matteo, Giovanni e altri. I concili e i dibattiti successivi furono ampiamente utili per eliminare libri inferiori che rivendicavano la stessa autorità.